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Il piede piatto è un paramorfismo in cui l’arco del piede è significativamente ridotto o assente. Detto in parole semplici si tratta di un piede che poggia a terra più del dovuto. In condizioni di normalità questo arco serve a distribuire il carico a terra in modo omogeneo sul piede durante la posizione eretta.

Va però fatta una precisazione: esistono due tipi di piede piatto, quello fisiologico e quello patologico.

Piede piatto fisiologico

E’ molto comune nei primi anni di vita del bambino, poiché i muscoli ed i tessuti connettivi non sono ancora completamente sviluppati. In questi casi basterà aspettare il fisiologico sviluppo del bambino che senza ausilio alcuno alzerà la volta del piede, normalizzando il proprio appoggio plantare.

Piede piatto patologico

E’ un piede che poggia più del dovuto poiché l’arco plantare non si sviluppa o si affloscia e collassa. Questo può essere dovuto da molteplici fattori come problemi congeniti o ereditari, poco tono muscolare del piede, condizioni mediche particolari come l’artrite reumatoide o il diabete, peso corporeo eccessivo o invecchiamento.

Cosa comporta?

I sintomi del piede piatto variano in base ai gradi della problematica, per facilitare la clinica si parla di piatto di primo, secondo e terzo grado. Di solito il paziente riferisce dolore e fatica ai piedi, a livello del tallone, dell’arco o della pianta, instabilità nella camminata, dolore alle gambe, ginocchia e schiena per un non corretto allineamento del corpo.

Cosa sconsiglio

E’ da evitare il plantare biomeccanico rigido, poiché mette solo in asse in piede senza creare l’arco plantare. In questo modo si diventerà dipendenti da questo tipo di plantare che simula l’arco, di conseguenza il piede senza questo sostegno sarà indubbiamente piatto. Non solo, sostenendo la volta plantare il muscolo non ha ragione di esistere per cui andremmo a perdere lentamente quel poco muscolo che abbiamo.

Cosa consiglio

Un programma di esercizi propriocettivi personalizzato sulle esigenze posturali del soggetto mirato all’aumento del tono muscolare a alla rieducazione dell’appoggio. Un dispositivo medico utile nella rieducazione è il plantare propriocettivo personalizzato poiché agendo a livello neurofisiologico “informa” il cervello su come usare i muscoli in modo diverso, in modo da ricreare l’arco plantare.

Per l’anziano o il paziente con problematiche più serie come artrite reumatoide e piede diabetico consiglio l’utilizzo di un plantare biocettivo, sempre personalizzato e su misura, in modo da avere il maggior confort possibile e camminare senza dolore o perdite d’equilibrio.

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