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Infortunio

Questo infortunio è molto frequente purtroppo, soprattuto negli sport di contatto in cui ci sono parecchi cambi di direzione. Alcuni esempi possono essere il calcio, il basket ed il rugby.

Le statistiche ci dicono che ogni anno circa due milioni di persone soffrano di questo problema.

Cos’è il Legamento Crociato Anteriore?

E’ un legamento che è in grado di stabilizzare l’articolazione del ginocchio nella flesso-estensione e nella rotazione. La sua lesione parziale o rottura può avvenire quindi per un trauma esterno o un movimento brusco di torsione.

Conseguenze?

Subito dopo il trauma il ginocchio si gonfia, diventa dolente e si avverte la conseguente instabilità. Nello sportivo di alto livello purtroppo rimane alta la probabilità di incorrere in un nuovo infortunio, nonostante l’intervento chirurgico sia riuscito alla perfezione.

Per atleti inferiori ai 25 anni infatti, si ha una percentuale del 25% di rischio, che aumenta in modo esponenziale se si forza il rientro all’attività agonistica.

Qual è il percorso da seguire?

Nello sportivo le cose sono più semplici in quanto ha già un ottimo tono muscolare, e risulta più semplice prelevare una porzione di muscolo della coscia per effettuare una ricostruzione del legamento.

Di solito si prediligono: gracile, semitendinoso o semimembranoso. Anche il post infortunio è più semplice per lo stesso motivo, ma la parte più complicata sarà la ripresa dell’attività.

Nel paziente sedentario, le cose si fanno un po’ più complesse, in quanto dovrà aumentare o quantomeno mantenere la muscolatura della coscia prima dell’intervento, in modo da trovarsi meglio quando ci sarà da recuperare dall’infortunio.

Il post intervento:

Personalmente dico ai miei pazienti che il primo passo è tornare a camminare senza stampelle il primo possibile e allo stesso tempo controllare l’infiammazione e il dolore in questa fase.

Subito dopo si procederà al recupero della flesso-estensione dell’articolazione, per gradi ovviamente.

Più avanti si passerà al recupero della forza muscolare, alla resistenza, alla coordinazione motoria, ad un lavoro propriocettivo, utile a “sentire” il ginocchio ed avere un percepito che tutto stia andando nel modo corretto; e solo dopo questa fase si ritornerà alla ripresa del gesto atletico e alla competizione sportiva.

Quali sono i tempi di recupero?

Variano molto in base al soggetto e a quanto tempo il paziente dedica al percorso riabilitativo. In questo uno sportivo sicuramente è avvantaggiato, soprattuto se ha fatto della sua attività una professione.

Possiamo dire che si aggirano tra i 3 e i 9 mesi, anche se alcune ricerche ci dicono che un ginocchio operato torna normale da punto di vista biomeccanico e tessutale solo dopo due anni.

Per l’atleta tra l’altro non sarà solo necessario un recupero dal punto di vista riabilitativo e funzionale all’attività sportiva svolta, ma sarà ancora più importante quello mentale, spesso trascurato. Scendere in campo con la paura di farsi male, equivale ad aumentare il rischio di farsi male.

Per questo il terapista dovrà occuparsi anche di questo aspetto in modo certosino.

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